USA 2016 – Travel Diary – Day 02
USA 2016 – Travel Diary – Day 02 DAY 2: PARADISE CITY – WASHINGTON D.C. E LE SUE BELLEZZE CAMMINARE COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI Certi risvegli non sono proprio il meglio; Me ne ero quasi dimenticato. Il Jet Lag e il sonor russare del mio compagno di stanza, mi hanno regalato la notte di sonno più corta dell’intera vacanza. Una doccia calda, radersi e con schiuma rimanente dipingere la faccia del russatore folle, mi hanno fatto iniziare la giornata con il sorriso. Per Matteo non è stato proprio lo stesso: svegliarsi coperto di schiuma da barba non lo ha reso felice. Me lo ha fatto notare, a più riprese, mentre si faceva la doccia e nel tragitto a piedi fino in centro. Avevamo deciso di iniziare la nostra vacanza in USA camminando; l’Hotel era stato scelto accuratamente, a qualche “block” dal centro. La città di Washington D.C. Ha uno stile unico; Nonostante sia molto “recente” per i nostri standard da Europei, gode di un mix di influenze unico nel suo genere: sembra di visitare una città che è una via di mezzo tra Londra e Parigi. L’area dei monumenti (diciamo dal Lincoln Memorial fino all’obelisco di Washington), ricorda tantissimo gli Champs Elisees. La zona appena successiva, ricca di musei, posti uno di fianco all’altro, ricorda invece Londra. La città condivide con le persone che la visitano una innaturale tranquillità, e, per le dimensioni che ha, risulta incredibilmente pulita, senza la benché minima traccia di rifiuti o mozziconi di sigaretta per terra. Dopo circa 15 minuti a piedi e un terribile doppio espresso di Starbucks, abbiamo raggiunto la Casa Bianca. Qui, la mia proverbiale capacità di fare figuracce, ha colpito ancora; Con molta tranquillità e una discreta dose di ingenuità, mi sono avvicinato al cancello principale della Casa Bianca, chiedendo dove si dovesse pagare il ticket per visitarla ai poliziotti all’ingresso; i due, si sono dapprima guardar basiti ridacchiando, poi, con molta tranquillità mi hanno spiegato che l’unico modo per visitare la casa bianca e’ effettuare una richiesta almeno 6 mesi prima tramite il consolato italiano a Washington. Mi sono allontanato triste e mesto, con il mio compagno di viaggio che mi derideva rumorosamente. Dopo aver visitato tutto il visitabile, abbiamo fatto rientro distrutti in Hotel. Ci siamo mossi qualche ora dopo solo per cena, a un Ristorante al di là della strada. La stanchezza ci ha assalito subito dopo cena, facendoci cadere in un sonno profondo ben prima di mezzanotte. Un lungo viaggio in auto ci aspettava il giorno dopo.
Questo post è disponibile anche in: Inglese